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Come sarà la casa del futuro? Smart ed ecologica!


L'avvento del Corona Virus sta facendo rivalutare tantissime cose, fra cui i metodi di progettazione degli edifici e la relativa organizzazione degli spazi interni. Questo vale per tutti i tipi di abitazione, ma soprattutto per gli edifici destinati ad accogliere un alto numero di persone, come centri commerciale o ospedali.

Il primo paradigma che deve cambiare inevitabilmente quello dello spazio, per essere in grado di mantenere il distanziamento sociale che sicuramente continueremo ad avere, magari in forma più attenuata, anche dopo la fine di questa prima pandemia.

Architetti e designer di interni credono che i proprietari di case esistenti e futuri guarderanno alle loro residenze attuali e future con una nuova prospettiva, essendo sopravvissuti molti giorni chiusi tra le mura domestiche. In questo lasso di tempo, hanno capito meglio cosa si erano persi, le misure di emergenza di cui avevano bisogno e come essere preparati se una situazione così improbabile si fosse ripetuta.

Tutto lascia pensare che lo spazio aperto diventerà più importante dello spazio pavimentato. Il lockdown ha rafforzato la necessità di spazi interni in stretta connessione con l’esterno o all’aperto. Che si tratti di un balcone, di un portico o di un cortile, un’area per accedere alla luce del sole e all’aria aperta è diventata un imperativo per il benessere fisico e mentale.

Le persone hanno desiderato ardentemente di poter uscire a svagarsi liberamente, per questo sentiranno il bisogno di grandi finestre per alleviare il senso di costrizione e grandi balconi riservati in cui passare il tempo in sicurezza. Recenti studi medici hanno indicato che le persone carenti di vitamina D sono più suscettibili al nuovo Coronovirus, sottolineando ulteriormente la necessità di luce solare.

I colori chiari e rilassanti saranno più popolari. Quindi bandite le pareti dipinte con colori forti, sostituiti con tonalità neutre e bianchi. Le persone hanno bisogno di colori rilassanti, così possono trascorrere più ore a casa senza un’eccessiva stimolazione sensoriale. Anche gli arredi saranno chiari con lenzuola e cuscini luminosi e colorati nel soggiorno per un rinnovato apprezzamento per gli spazi che altrimenti si potrebbero dare per scontati, abbracciando anche l’idea di “abitare consapevole”. In buona sostanza l’opposto di tipici ambienti tradizionali siciliani, come quello di casa atelier dell’artista Salvatore Bellanca.

Quello che potrebbe sicuramente diventare un requisito in futuro è un ufficio a casa, non solo uno studio, uno spazio in cui si possono tenere riunioni, i clienti possono essere invitati, con accesso ad apparecchiature per ufficio come stampanti e, per allungare una lista dei desideri, una macchina da caffè.

Prepotente il ricorso alle tecnologie domestiche per una smart home, per l’apprezzamento delle nuove funzionalità e perché si è capito quanto aiutino nel mantenimento dell’igiene riducendo il contatto. Inoltre, facilitano il mantenimento di una buona qualità dell’aria interna, per cui escludere gli elettrodomestici a gas per scegliere fornello ad induzione e caldaia elettrica per ottimizzare i consumi e accrescere la sicurezza senza esalazioni di gas, usare cappe di aspirazione di tipo meccanico mentre si cucina e gli organizzatori dell’aria di ultima generazione sfruttando i sensori per il monitoraggio degli ambienti.

Per la casa del futuro anche una maggiore attenzione alla sostenibilità, con la scelta di prodotti di pulizia ecologici come i nostri prodotti ecologici Pulì, materiali da costruzione più naturali e molto più ricorso alle fonti rinnovabili con impianti fotovoltaici per contribuire ad un mondo migliore abbattere i consumi.