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Caffè decaffeinato? Ecco cosa devi sapere


A cura di Dorhouse

Cos’è il caffè decaffeinato? Si tratta di una tipologia particolare di caffè depurato dalla caffeina. Ma non del tutto e non sempre nello stesso modo.
Scopriamo insieme cosa sapere perché la tazzina sia davvero un piacere consapevole e a tutto benessere!

Il caffè decaffeinato contiene caffeina?
La caffeina che rimane nel prodotto dopo il processo di depurazione è di circa 2 mg a tazzina, un’inezia se confrontata ai 60-120 mg presenti nel caffè non decaffeinato. Ad ogni modo, però, anche il caffè decaffeinato contiene un minimo di caffeina.
Per quanto riguarda le calorie, invece, l’apporto del decaffeinato è più o meno uguale a quello del caffè normale, ovvero irrisorio (9 kcal per litro) se non zuccherato.

Tipi di caffè decaffeinato

Il sapore, più o meno gradevole a seconda dei gusti e simile a quello del caffè normale, dipende moltissimo dalla qualità del prodotto.
Per quanto riguarda le modalità di estrazione della caffeina dal caffè, oggi vengono utilizzate solamente due tecniche, che sono ritenute le più sicure sia per il risultato sia per gli effetti sulla salute. Nello specifico, la caffeina viene estratta con metodo ad acqua oppure con anidride carbonica.
Nel primo caso, si immergono i chicchi di caffè in acqua calda e si filtrano con carboni attivi, che vanno a rimuovere la caffeina. Lo svantaggio di questa tecnica è che gli stessi attivi possono privare il chicco di caffè di alcune caratteristiche nutrizionali e organolettiche benefiche, naturalmente presenti nel prodotto originale.
La tecnica con anidride carbonica, invece, utilizza l’anidride in qualità di solvente naturale per togliere la caffeina. Il caffè, quindi, viene prima trattato con il vapore e poi con anidride carbonica, quindi essiccato e tostato.

Benefici del caffè decaffeinato
I benefici di questa bevanda sono noti soprattutto per chi ha problemi a carico del fegato. Infatti, nel caffè decaffeinato sono presenti flavonoidi dall’azione protettiva a livello epatico.
Si sono riscontrati benefici anche riguardo al diabete di tipo 2, che il caffè decaffeinato contribuirebbe a prevenire, e persino sul Parkinson (di cui rallenterebbe la progressione).
Ovviamente, il caffè di tipo decaffeinato è fortemente raccomandato in caso di problemi di tipo cardiovascolare.
In molti, poi, consumano il caffè come blando (ma efficace) analgesico per il mal di testa e per stimolare la digestione. Ebbene, anche il decaffeinato può esercitare queste due azioni, benché in modo più lieve rispetto al caffè normale.

Controindicazioni
Il caffè decaffeinato presenta alcune controindicazioni. Prima di tutto, sarebbe preferibile lo evitasse chi soffre di problemi di gastrite e reflusso gastroesofageo. Infatti, il consumo di questa bevanda potrebbe irritare ulteriormente la mucosa gastrica provocando un peggioramento dei sintomi e aumentando l’acidità.

Quanto berne?
L’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) consiglia di berne all’incirca massimo 4-5 tazzine al giorno.


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